Novità sul modello unico di dichiarazione ambientale

MUD 2019: Schema riassuntivo del nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale

MUD 2019, cosa è cambiato? Attraverso uno breve schema riassuntivo, vedremo cosa è stato modificato nel nuovo modello unico di dichiarazione ambientale.


Indice 

  1. Normativa
  2. Soggetti obbligati
  3. Scadenze
  4. Costi via telematica o PEC
  5. Novità
  6. Compilazione e Invio
  7. Approfondimenti

Normativa per la redazione del MUD

Decreto-Legge: 14 dicembre 2018, n. 135

Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. (18G00163) (GU Serie Generale n.290 del 14-12-2018). Entrata in vigore del provvedimento: 15/12/2018

Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 11 febbraio 2019, n. 12 (in G.U. 12/02/2019, n. 36)

Dal 1° gennaio 2019 e’ soppresso il sistema di controllo della tracciabilita’ dei rifiuti (SISTRI). Fino alla determinazione di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. I soggetti di cui agli articoli 188-bis e 188-ter del decreto legislativo n. 152 del 2006 dovranno garantire la tracciabilita’ dei rifiuti attraverso la tenuta di registri e formulari e la presentazione del MUD 2019 secondo quanto previsto dagli articoli 188, 189, 190 e 193 dello stesso Decreto, con le relative sanzioni.”

L’articolo 189 c.3 prevede che chiunque effettui a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) con più di 10 dipendenti, comunichino annualmente alle camere di commercio territorialmente competenti, con le modalità previste dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70, le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività.”

Qui trovi MUD Modello Unico di Dichiarazione ambientale: cos’è, chi deve presentarlo

Soggetti obbligati al MUD 2019

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti.
  • Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.
  • Sezione Consorzi e Gestori rifiuti di imballaggio.
  • Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
  • Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione.
  • Soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati.
  • Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento.

Scadenze per il MUD 2019

La scadenza per la presentazione del MUD 2019 è il 22 giugno 2019.

Lo slittamento è determinato ai sensi dell’art. 6, c 2-bis. della Legge 25 gennaio 1994, n. 70 che prevede che: “Qualora si renda necessario apportare, nell’anno successivo a quello di riferimento, modifiche ed integrazioni al modello unico di dichiarazione ambientale, le predette modifiche ed integrazioni sono disposte con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale entro la data del 1 marzo; in tale ipotesi, il termine per la presentazione del modello è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del predetto decreto”.

Costi per invio MUD

  • 10 € per l’invio Telematico
  • 15€ per l’invio via PEC

Novità

  • I produttori che conferiscono rifiuti a destinatari fuori dal territorio nazionale non possono presentare la Comunicazione rifiuti semplificata e devono presentare la Comunicazione rifiuti.
  • I soggetti che svolgono attività di recupero o smaltimento su rifiuti CER del capitolo 1912 e e sui rifiuti CER 190501 e 190503 dovranno specificare se tali rifiuti sono di origine urbana.
  • Il gestore che riceve rifiuti con CER 160601 a 160605, 200133 e 200134 dovrà indicare se la quantità è relativa a pile e accumulatori portatili.
  • Il dichiarante dovrà indicare per i rifiuti che riceve dall’estero, la tipologia di trattamento prevista tra recupero di materia, recupero di energia, incenerimento, discarica e altre operazioni di smaltimento.
  • Nel modulo MG è stata aggiornato il riquadro “tipologia impianto” con la modifica di alcune descrizioni e l’inserimento di altre.
  • Le istruzioni specificano che se il dichiarante svolge, sul medesimo rifiuto, sia attività di recupero o smaltimento sia attività di solo trasporto, dovrà compilare due schede RIF per il medesimo rifiuto, distinguendo le quantità in relazione all’attività svolta sul rifiuto.
  • I gestori di rifiuti di imballaggio dovranno comunicare, sia nella scheda IMB che nel modulo RT, il rifiuto ricevuto da terzi distinguendo tra “rifiuto ricevuto da superficie pubblica” e “rifiuto ricevuto da superficie privata”. Questa nuova indicazione sostituisce il riferimento al “circuito CONAI “e “circuito extra CONAI”.
  • Vanno distinte la quantità di rifiuto prodotte dal gestore a seguito del trattamento di imballaggi mono-materiale dalla quantità di rifiuto prodotta a seguito del trattamento di imballaggi multimateriale.
  • Nel modulo RT-IMB il dichiarante dovrà specificare, relativamente ai rifiuti che riceve dall’estero, la tipologia di trattamento prevista.
  • Nella scheda SBOP il Conai dovrà comunicare, il peso medio di ogni borsa.
  • Sono state inserite due nuove categorie PF (pannelli fotovoltaici) e LS (lampade a scarica), oltre alle 10 già esistenti. Per i pannelli fotovoltaici il dichiarante non deve indicare la categoria 4 ma barrare PF, lo stesso per le lampade a scarica per le quali barrerà solo la casella LS.
  • Nel modulo RT-RAEE il dichiarante dovrà specificare, relativamente ai rifiuti che riceve dall’estero, la tipologia di trattamento prevista.
  • Nel modulo RT-VEIC il dichiarante dovrà specificare, relativamente ai rifiuti che riceve dall’estero, la tipologia di trattamento prevista.

Leggi anche MUD come compilarlo? Ecco come funziona e quando è obbligatorio

È stata modificata la scheda con l’inserimento di una serie di codici nel riquadro raccolta:

  • non differenziata
  • differenziata
  • separata di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

Nel riquadro “Compostaggio” sono stati aggiunti due campi denominati rispettivamente “Rifiuti avviati a compostaggio di comunità” e relativa quantità e “Rifiuti avviati a impianti di compostaggio autorizzati ex art. 214 comma7-bis” e relativa quantità.

Compilazione e invio

Non vi sono modifiche alle modalità di compilazione e invio.

Approfondimenti

Si veda la scheda sintesi del MUD fornita da ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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